Anno: |
2016 |
Localizzazione: |
Parigi, France |
Programma: |
Mostra / Concorso / Hotel / Uffici / Spazio pubblico |
Committente: |
Istituto Italiano di Cultura - Direttore Marina Valensise in collaborazione con MAXXI e Biennale di Venezia |
Oggetto: |
Mostra concorso di progettazione sperimentale di architettura italiana |
Collaboratori: |
Arch. Flaminia Scoca, Arch. Jr. Enrico Durante, Arch. Alessia Latella |
Stato Di Progetto: |
In mostra presso l'istituto italiano di Cultura di Parigi |
Insouciance è un progetto sperimentale presentato alla mostra concorso “Le ali ritrovate dell’Hôtel de Galliffet”, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con il MAXXI e la Biennale di Architettura di Venezia, curata da Matilde Cassani e presieduta dal comitato scientifico formato da Cino Zucchi, Jean-Louis Cohen, Margherita Guccione e Pippo Ciorra.
La mostra propone la ricostruzione di due ali perdute dell’Hôtel: l’ala est incompiuta dagli anni Cinquanta, dovrà ospitare uffici e nuove aule per corsi di lingua, mentre l’ala sud, demolita dagli anni Sessanta, è destinata a diventare luogo di residenza e di incontro per i produttori e i promotori dell’eccellenza italiana in visita a Parigi.
Insouciance immagina di implementare l’offerta delle attività culturali dell’Istituto Italiano, innescando processi di relazione tra l’Hôtel de Galliffet con sue “ali ritrovate” e la corte, nel declinarsi delle stagioni e delle ore del giorno, al fine di consegnare alla città un luogo da vivere con leggerezza e spensieratezza, quel modo di vivere che i parigini chiamano insouciance.
Accedendo al Galliffet il visitatore attraversa un contesto urbano denso per calarsi nel micropaesaggio del giardino, affascinato, in questo suo percorso, dalla meraviglia suscitata dal cambio di spazialità e di prospettiva. Il progetto vuole esaltare la capacità della corte di rendersi trait d’union tra l’Hôtel de Galliffet e le sua ali, in un susseguirsi di spazi attrezzati per lo svolgimento di attività all’aperto: il patio delle esposizioni di fronte all’ala sud e la piazza del teatro tra il colonnato del Galliffet e l’ala est, uno spazio che per caratteristiche si presta ad essere scenografia per spettacoli classici e contemporanei.
Il colore tenue della pietra parigina intervallato dalle porzioni di cielo tra i tetti di ardesia e zinco, accompagnano le percezioni del visitatore dell’Istituto, rassicurato dalla presenza imponente del Galliffet che appare tra le fronde degli alberi. Queste le sensazioni che ispirano le scelte architettoniche della progettazione delle ali dell’Hôtel pensate come addizioni neutre e leggere che si accostano con rispetto alla preesistenza.